Camminando Insieme
Riflessione per la 2° domenica di Avvento 2024
Sorelle e fratelli in Cristo,
Quando ero bambino e facevo il provino per una squadra sportiva, ricordo che l’allenatore ci diceva che fare l’assist per passare la palla al momento giusto, o aiutare a dare un’apertura a chi portava la palla, era importante quanto fare goal. Anche se non sono entrato in squadra, non ho mai dimenticato la lezione. Ricordo anche che una volta mi trovai in mezzo a uno schermo video, ignaro di una persona che cercava di vedere il programma che veniva proiettato, finché lei disse, piuttosto insistentemente, “è meglio essere una finestra che una porta!”.
Quando ho letto della disposizione di Giovanni Battista nei confronti di Gesù e del modo in cui assunse il suo ruolo profetico, non ho potuto fare a meno di ricordare queste due lezioni.
Giovanni era una figura stranamente carismatica che attirava la gente alla sua predicazione come se fosse una celebrità magnetica. Persone che erano incorreggibili peccatori pubblici, persone di alto rango, persone che aspettavano con ansia il Messia, così come persone comuni che erano attratte dall’eccentricità o dalla novità… tutti venivano al fiume Giordano per ascoltarlo. Molte persone in queste grandi folle seguirono il suo monito al pentimento e al battesimo e divennero suoi discepoli. Anche se il suo messaggio sembrava spaventoso e imponeva un cambiamento di vita impegnativo, c’era un’irresistibile qualità di verità e autorità che la gente riconosceva in lui. Non poteva sfuggire l’esempio drammatico che egli dava di una persona che si era lasciata purificare completamente dalla mondanità e si era data completamente al servizio di una missione che andava oltre se stessa.
Ma nonostante la sua popolarità e la sua influenza, Giovanni conosceva anche il suo posto. Non solo era stato purificato dalla mondanità e liberato dalle preoccupazioni esterne di prosperità, sicurezza o potere secolare. Si era anche liberato spiritualmente da tutto ciò che lo avrebbe distratto dal suo unico scopo: preparare la strada a Cristo. Era un “costruttore di strade”, come il profeta Baruc, che spianava le strade attraverso le montagne e riempiva le valli in modo che la gente potesse trovare la strada verso il Messia quando sarebbe finalmente apparso. E quando arrivò il momento, non solo si fece da parte e indicò la strada ai suoi discepoli per raggiungere Gesù, ma si lasciò sacrificare per non essere una distrazione. Ha fatto l’ultimo “assist” per la missione. Giovanni è diventato una finestra abbastanza chiara da rivelare la Via, la Verità e la Vita.
Giovanni Battista nel deserto di Philipe De Champaigne (1602-1674)
Trovo che l’unicità di cuore e la chiarezza dello scopo di Giovanni siano commoventi e potenti. Quando penso a come assumere il mio ruolo di leader, il suo esempio mi spinge a chiedermi: come sono un “creatore di vie” per Cristo? Fino a che punto sono abbastanza libero dalle distrazioni mondane e dall’egocentrismo per permettere a tutto ciò che sono e a tutto ciò che faccio di puntare oltre me stesso?
So che devo crescere molto in questo campo e che questo tipo di purezza di cuore e di intenti non si ottiene con la forza di volontà o la disciplina. Anzi, usare la forza di volontà e la disciplina contro noi stessi può avere l’effetto sottile ma contrario di farci diventare il centro e l’oggetto dell’attenzione.
Piuttosto, il cuore unico di Giovanni e la sua chiarezza d’intenti sono la risposta a un amore così potente che non si avvicina neanche lontanamente. Lo libera dall’interesse personale, dalla paura o da qualsiasi altra cosa che possa limitare la sua devozione a servire come creatore della via di Cristo, a essere una finestra piuttosto che una porta.
Nell’intraprendere questo cammino spirituale di Avvento, come possiamo aprirci a percepire più profondamente quanto Dio ci ami intensamente e a permettere a questo amore di liberarci come ha fatto per Giovanni? Quando riflettiamo sul dono dell’Incarnazione, al centro di questo mistero c’è il desiderio di Dio di autocomunicare questo amore in un modo che ci stupisce con umiltà e meraviglia: arrivando come un bambino nato in un mondo freddo e poco accogliente. Siamo pronti ad aprire nuovamente i nostri cuori alla riflessione su questo mistero, lasciandoci liberare da tutto ciò che lo ostacola?
Insieme in questo viaggio di Avvento,